Tutto quello che devi sapere sull’Osteoporosi

Dalla Diagnosi alla Terapia. Cos’è l’Osteoporosi?

L’osteoporosi è una malattia caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un deterioramento della microstruttura ossea, che rende le ossa fragili e suscettibili alle fratture. La patologia è asintomatica fino a quando non si manifesta una frattura, motivo per cui viene spesso definita una “malattia silenziosa”.

Osteoporosi e Osteopenia: Qual è la differenza?

Osteopenia e osteoporosi sono entrambe condizioni caratterizzate dalla riduzione della densità minerale ossea, ma differiscono per la gravità e il rischio di fratture.

L’osteopenia è una condizione in cui la densità minerale ossea è al di sotto del normale, ma non abbastanza bassa da essere classificata come osteoporosi. Viene considerata una fase intermedia tra una normale densità minerale ossea e l’osteoporosi e indica un aumento del rischio di evolvere verso quest’ultima, specialmente in assenza di interventi preventivi. In assenza di specifiche condizioni cliniche associate, l’osteopenia di per sé non comporta un rischio elevato di fratture ma segnala un indebolimento osseo che richiede attenzione e monitoraggio.

L’osteoporosi, invece, rappresenta uno stadio avanzato della perdita di densità minerale ossea ed è caratterizzata da una struttura ossea più fragile e suscettibile alle fratture, anche in seguito a traumi di bassa entità. Le ossa maggiormente interessate sono il femore, la colonna vertebrale, il polso e le coste.

Osteoporosi primaria e secondaria

L’osteoporosi primaria è la forma più comune e si divide in due sottotipi:

  • Tipo I (post-menopausale): Colpisce prevalentemente le donne dopo la menopausa, in cui la riduzione degli estrogeni accelera la perdita di massa ossea.
  • Tipo II (senile): Colpisce sia uomini che donne in età avanzata, in genere dopo i 70 anni, e deriva dal naturale processo di invecchiamento che porta a una progressiva riduzione della densità minerale ossea.

L’osteoporosi secondaria è causata da altre condizioni mediche, da terapie farmacologiche specifiche o da fattori esterni che accelerano la perdita ossea. Le cause possono includere:

  • Malattie endocrine (come ipertiroidismo, iperparatiroidismo e sindrome di Cushing)
  • Patologie gastrointestinali che limitano l’assorbimento di nutrienti essenziali (celiachia, malattie infiammatorie croniche intestinali)
  • Uso prolungato di farmaci (come corticosteroidi, alcuni antiepilettici e chemioterapici)
  • Disturbi renali o epatici che compromettono il metabolismo osseo
  • Disturbi alimentari che riducono l’assunzione di cibo (come l’anoressia nervosa)

Fattori di rischio dell’osteoporosi

I fattori di rischio per l’osteoporosi includono caratteristiche

  • Non Modificabili
    • Età avanzata: Il rischio di osteoporosi aumenta con l’età, specialmente dopo i 50 anni, poiché la densità minerale ossea tende a diminuire naturalmente.
    • Genetica e familiarità: Una storia familiare di osteoporosi o fratture aumenta il rischio.
    • Genere: Le donne sono più a rischio, soprattutto dopo la menopausa, a causa del calo degli estrogeni, fondamentali per la salute ossea.
    • Menopausa precoce: Le donne che entrano in menopausa prima dei 45 anni sono più suscettibili poiché sperimentano una perdita ossea più precoce.
    • Costituzione fisica minuta: Le persone con ridotto picco di massa ossea e sarcopenia hanno un aumentato rischio.
  • Modificabili
    • Dieta povera di calcio e vitamina D: Il calcio e la vitamina D sono essenziali per la salute ossea e una dieta carente di questi nutrienti può compromettere la densità minerale ossea.
    • Stile di vita sedentario: L’esercizio fisico regolare migliora la salute delle ossa mentre l’assenza di movimento indebolisce il tessuto osseo.
    • Fumo: La nicotina ha effetti negativi sul tessuto osseo riducendo la massa ossea.
    • Consumo eccessivo di alcol: L’abuso di alcol può interferire con il metabolismo del calcio e delle vitamine essenziali per le ossa.

Fratture da fragilità

Le fratture da fragilità sono fratture che si verificano a causa di traumi minimi o cadute da un’altezza ridotta, e sono tipiche in persone con osteoporosi o altre condizioni di fragilità ossea. In questi casi, l’osso perde densità minerale e resistenza, diventando più suscettibile a lesioni anche per sollecitazioni che non causerebbero fratture in persone con ossa sane. Le fratture da fragilità più comuni interessano le ossa che sopportano i carichi maggiori (femore, vertebre e polso).

Screening e diagnosi strumentale

Lo screening e la diagnosi strumentale per l’osteoporosi sono essenziali per identificare precocemente la malattia, monitorarne la progressione e prevenire fratture da fragilità.

Lo screening con mineralometria ossea computerizzata ad Ultrasuoni (MOC-US) è raccomandato per identificare i soggetti a rischio e per intervenire precocemente. Viene generalmente effettuato a livello del calcagno e l’obiettivo è quello di individuare chi necessita di ulteriori approfondimenti diagnostici o di un intervento terapeutico.

La diagnosi con mineralometria ossea computerizzata a Doppio Raggio X (MOC-DEXA) è considerata il gold standard per misurare la densità minerale ossea. Viene solitamente effettuata a livello della colonna vertebrale e del femore fornendo un valore chiamato T-score che permette di confermare o escludere la diagnosi.

Esami ematochimici

Oltre agli esami strumentali, gli esami ematochimici sono spesso utilizzati per valutare altre condizioni che possono contribuire alla perdita ossea o alla fragilità. Si distinguono esami di 1° livello (VES, Emocromo completo, Protidemia frazionata, Calcemia, Fosforemia, Fosfatasi alcalina totale, Creatininemia, Calciuria delle 24h) ed esami di 2° livello (Calcio ionizzato, TSH, PTH, Vitamina D, Cortisolemia dopo test di soppressione overnight con 1 mg di desametazone, Testosterone totale nei maschi, Immunofissazione sierica e/o urinaria, Anticorpi anti-transglutaminasi, Ferritina e % di saturazione della transferrina, Triptasi, ecc.). La normalità degli esami di 1° livello esclude nel 90% dei casi altre malattie o forme di osteoporosi secondarie.

Terapia nutrizionale e integrazione

La terapia nutrizionale e l’utilizzo di integratori specifici sono elementi chiave nella gestione dell’osteoporosi, poiché contribuiscono a mantenere la densità minerale ossea e a ridurre il rischio di fratture. La terapia nutrizionale per l’osteoporosi si concentra sull’assunzione di calcio e vitamina D, che sono essenziali per la salute delle ossa, insieme ad altri nutrienti importanti quali proteine, magnesio, potassio, zinco, vitamina K e vitamina C. In alcuni casi, l’alimentazione da sola potrebbe non essere sufficiente a soddisfare i fabbisogni, soprattutto in persone anziane o con difficoltà di assorbimento. Gli integratori possono quindi essere una risorsa per raggiungere i livelli ottimali. Ogni paziente ha esigenze nutrizionali diverse, pertanto la personalizzazione del piano alimentare e integrativo è essenziale per ottimizzare i benefici e ridurre i rischi associati alla terapia.

Terapia farmacologia

La terapia farmacologica per l’osteoporosi mira a rallentare o arrestare la perdita di massa ossea, migliorare la densità minerale ossea e ridurre il rischio di fratture. Esistono diversi farmaci indicati per il trattamento e la gestione dell’osteoporosi, suddivisi in farmaci di prima linea e seconda linea in base alle linee guida italiane e internazionali. I farmaci più utilizzati sono Alendronato, Risedronato, Zoledronato, Denosumab, Teriparatide e Romosozumab.

Attività fisica e aspetto psicologico

L’attività fisica è un elemento fondamentale nella gestione dell’osteoporosi, poiché può migliorare la densità minerale ossea, ridurre il rischio di fratture e favorire il benessere generale del paziente. Un programma di esercizi mirati deve essere adattato alla condizione clinica del paziente, considerando il rischio di fratture e le eventuali limitazioni fisiche. In generale, l’esercizio fisico dovrebbe includere attività che stimolino la formazione ossea, migliorino l’equilibrio e la forza muscolare. Camminare, salire le scale e fare jogging leggero rinforza le ossa e i muscoli, migliora la postura e la mobilità. L’allenamento con pesi, elastici o bande di resistenza, e gli esercizi con macchine per il rinforzo muscolare migliora la stabilità e l’equilibrio, aumentando la capacità di sostenere il peso corporeo e prevenendo le cadute. Esercizi su superfici instabili, yoga e pilates aumentano la stabilità e la consapevolezza corporea, riducendo il rischio di cadute e fratture accidentali. Iniziare un programma di esercizio sotto la supervisione di un fisioterapista o un preparatore atletico esperto può essere utile per evitare infortuni e ottimizzare i risultati.

L’osteoporosi non è solo una condizione fisica, ma ha anche un impatto psicologico significativo. I pazienti con osteoporosi spesso vivono con la preoccupazione di subire fratture, e questo può influire sul loro stato emotivo e sul comportamento. Il supporto psicologico è quindi un aspetto cruciale nella gestione complessiva della malattia. Il paziente con osteoporosi può sviluppare un’ansia costante riguardo al rischio di fratture, specialmente se ha già avuto episodi di fratture da fragilità. La paura di una frattura può portare a una riduzione dell’attività fisica, peggiorando ulteriormente la condizione. Tecniche di rilassamento e l’approccio cognitivo-comportamentale, possono aiutare a gestire l’ansia e promuovere un atteggiamento positivo verso l’esercizio fisico. Le persone con osteoporosi, soprattutto se più anziane, possono sperimentare depressione a causa delle limitazioni fisiche imposte dalla malattia e delle difficoltà legate alla gestione della malattia cronica. La ridotta capacità di muoversi e l’incapacità di partecipare ad attività quotidiane possono diminuire la qualità della vita. Questo porta spesso a sentimenti di frustrazione, solitudine e isolamento sociale. La terapia psicologica, di tipo cognitivo-comportamentale, si è dimostrata essere utile nel migliorare l’umore, mantenere l’autostima e raggiungere il benessere psicologico. In un’ottica di presa in carico e cura della persona a 360°.

Monitoraggio dalla malattia

Il monitoraggio dell’osteoporosi è essenziale per valutare l’efficacia del trattamento, monitorare i progressi nella densità minerale ossea e prevenire complicazioni come le fratture. La gestione dell’osteoporosi richiede una serie di accertamenti periodici (ogni 12-18 mesi), che vanno dalla valutazione clinica e strumentale fino al controllo degli effetti collaterali dei trattamenti farmacologici (es. gastrite, ipocalcemia, osteonecrosi dell’osso mascellare ecc.). L’intento del monitoraggio è adattare continuamente la strategia terapeutica in base alle esigenze del paziente.

Il nostro approccio alla prevenzione e terapia dell’osteoporosi

L’osteoporosi è una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, aumentando il rischio di fratture ossee e compromettendo la qualità della vita. Il nostro approccio alla prevenzione e terapia dell’osteoporosi si distingue per l’integrazione di modifiche dello stile di vita, una corretta interpretazione delle indagini strumentali (MOC-US, MOC-DEXA) e l’attivazione di trattamenti personalizzati, grazie alla collaborazione di un team multidisciplinare altamente qualificato. Siamo impegnati a offrire ai nostri pazienti il miglior percorso terapeutico per prevenire le fratture, migliorare la qualità della vita e promuovere una salute ossea ottimale. Con il nostro supporto, puoi affrontare l’osteoporosi in modo efficace e consapevole:

  • I nostri Fisioterapisti e Chinesiologi sono in grado di creare programmi di riabilitazione e allenamenti personalizzati che combinano esercizi terapeutici e strategie per il rafforzamento muscolare, il miglioramento della postura e l’aumento della mobilità articolare.
  • La Psicologa è disponibile per supportare i pazienti che possono manifestare ansia, paura delle fratture o difficoltà legate alla gestione di una malattia cronica, aiutandoli a mantenere una mentalità positiva e a gestire lo stress.
  • Il Medico Dietologo specializzato nel trattamento delle patologie metaboliche dell’osso fornisce indicazioni personalizzate sull’alimentazione, l’uso di integratori e farmaci per sostenere la salute ossea garantendo un trattamento efficace e sicuro.

 

Avviso per il lettore

Le informazioni contenute in questa pagina sono solo a scopo informativo e non possono assolutamente sostituire il parere del proprio medico. Ogni terapia è individuale e deve essere monitorata dal proprio specialista.

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